Didattica

Abbracciarsi nonostante le spine

La cosa che più mi manca di questo assurdo periodo è l’abbraccio. Essere stretta tra le braccia di un amico caro o di un parente a cui siamo affezionati oppure guadare altre persone che si scambiano questo gesto universale riempie il cuore.

Purtroppo la pandemia ci ha portato via tantissimi abbracci con l’inevitabile conseguenza che tutti ci siamo sentiti, almeno una volta, come Felipe, il protagonista di questo piccolo albo illustrato.

Abbracciami di Simona Ciraolo, Albumini, Emme Edizioni

L’albo si intitola Abbracciami di Simona Ciraolo, della collezione Albumini, edito Emme Edizioni. Il protagonista è un cactus che desidera più di ogni altra cosa un abbraccio ma tutti gli altri membri della sua famiglia rispettano la loro natura da cactus, sono rigidi e fermi al loro posto. Ma nonostante ciò, Felipe col tempo troverà qualcuno affine a sé con cui riuscirà a scambiarsi abbracci ed altri gesti di sincera amicizia.

Come sarebbe bello tornare a scuola e scambiarci un augurio di inizio anno dandoci un abbraccio di gruppo… Il rischio però è quello che ci capiti la stessa cosa che è successa a Felipe: preso dall’entusiasmo ha abbracciato un palloncino, e… Potete immaginare ciò che è successo.

Ma allora dobbiamo arrenderci a non scambiarci abbracci e nessuna forma di affetto? Io dico che se un cactus è riuscito a trovare un modo per abbracciare qualcuno nonostante le sue spine rigide e pungenti, possiamo farlo anche noi nonostante la pandemia di coronavirus.

La mia proposta è quella di leggere ai propri alunni questo bellissimo albo illustrato, mostrando loro ogni deliziosa illustrazione, per poi far partire una discussione guidata di gruppo sull’importanza dell’amicizia e sul significato di un abbraccio.

A queso punto si potrebbe chiedere loro di pensare a nuovi modi per abbracciarci, inventare un nuovo gesto ad esempio o dire delle parole carine che sostituiscano l’abbraccio, mantenendo la distanza e nel rispetto delle regole anti-covid. Si potrebbe far partire un brainstorming su questa richiesta:

Di seguito, si può ragionare con i bambini sulle idee da adottare per tutto il resto dell’anno. Si può riflettere con loro anche su quando ci si può abbracciare (per salutarsi, per congratularsi di un successo, per fare pace…).

Per concludere l’attività si può fare ai bambini un’ ulteriore proposta che prevede di armarsi di carta, matite colorate e fantasia. L’autrice e illustratrice dell’albumino è stata a dir poco abilissima a dare anima ad ogni cactus rappresentato. Con tratti particolari e colori tenui l’illustratrice ha dato ad ogni cactus una personalità ben evidente: c’è il cactus rigido e baffuto che sembra avere una personalità dura e arrabbiata, c’è il cactus nodoso e attorcigliato su se stesso che sembra essere chiuso e timido.

Dall’albo illustrato “Abbracciami” di Simona Ciraolo, Albumini, Emme Edizioni

La proposta è allora quella di chiedere ai bambini di rappresentarsi nelle sembianze di un cactus. Non è semplice, ma possiamo far capir loro che sono liberi di interpretarsi come vogliono, di aggiungere ad esempio un cartellino al cactus con nome, cibo o bevanda preferita, interessi…

Quando tutti avranno terminato, ogni bambino potrà ritagliare il suo cactus e posizionarlo accanto ad un altro in un mega abbraccio di gruppo.

Si può pensare di poter svolgere quest’attività anche in DID, ogni alunno può inviare la foto del proprio cactus alla maestra che si occuperà di realizzare un collage con il cactus di ognuno. Il messaggio legato a questa rappresentazione è questo:

“CI ABBRACCIAMO NONOSTANTE LE SPINE”

“Ci abbracciamo”, quindi, in modo diverso, strano e inusuale, nonostante la pandemia.

Ecco la mia solita sintesi in libro, didattica e fantasia.

Volete aggiungervi a questo abbraccio? Taggatemi con il vostro disegno del cactus nelle Instagram-stories.

La Signorina a pois